1980 // 13 storie di pietro marsi

In 1980 sono molti gli elementi che colpiscono il lettore. Sopra ogni cosa la suggestiva, complessa e ambiziosa architettura narrativa che sorregge le vicende dei vari personaggi: i capitoli sono fruibili non solo come racconti autonomi, ma compongono un quadro complessivo capace di indagare il senso della creatività nel passaggio dallera moderna a quella postmoderna.

Il passato dei protagonisti e le loro vicende, grazie a una solida capacità affabulatoria, catturano lattenzione di chi legge.

La scelta programmatica di dare forma a un’opera squisitamente postmoderna – categoria estetica anche tematizzata nel testo stesso – e il gioco combinatorio che sottostà agli innumerevoli rivoli narrativi e alla nutrita fauna di personaggi che trasmigra e si riversa da un racconto all’altro: una folla poliedrica, cromaticamente sfaccettata, danzante, indimenticabile e intramontabile, sono la struttura, l’architrave e la poetica di questo roman-fleuve.  

La sfida lanciata al lettore è senza dubbio intrigante, e le molte sezioni di natura enciclopedica: l’architettura, il design, la danza, il teatro, la moda eccetera, i cuoi lemmi ci acculturano e ci divertono, ci sono parse la forza travolgente di questo insolita opera narrativa, che come fa sapere l’autore, è un’opera in work in progress, dato che Pietro Marsi sta al momento scrivendo il nuovo capitolo/lemma dedicato alla musica, che verrà aggiunto al resto in una futura edizione.