Nota biografica
È nato a Pozzuoli (Napoli) nel 1952.
Operatore multimediale, è presente dal 1970 in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Dirige la rivista e le edizioni di “Terra del fuoco” (“Laboratorio del fare – Fare laboratorio”). Ha fatto parte del movimento della “Terza Ondata”, ospitando sulla sua rivista testi e resoconti del dibattito.
I suoi principali libri di poesia sono:
Fiori e ananasso, Napoli, Terra del fuoco, 1987
La VOCE degli ANGELI, Napoli, Terra del fuoco, 1991
del vomire in bordella, saggio introduttivo di Filippo Bettini, Napoli, La biblioteca di Alice, 1993
Scovera jorda pilosa. Poesie 1985-1995, Milano, All’Insegna del Pesce d’Oro di Vanni Scheiwiller, 1997.
Sue prose critico-propositive sono in Cacocephaton, Napoli, Terra del fuoco, 1997.
Insieme a Edoardo Sanguineti e con le fotografie di Peppe Del Rossi, ha realizzato il volume Sulphitarie, Napoli, Terra del fuoco, 1999.
Ha curato
tra le altre, le antologie: Poeti contro Berlusconi, Napoli, Terra del fuoco, 1995; e Poema Napoli, Napoli, Terra del fuoco, 1998.
Sulla sua opera, Gaetano Delli Santi ha scritto Le descrizioni della sorpresa, o della Poìesis di Carmine Lubrano, Napoli, La biblioteca di Alice, 1991.
Il lavoro poetico di Carmine Lubrano si è svolto sempre in rapporto alla visività (dalle prime attività di artista figurativo alla disposizione delle parole nello spazio della pagina) e alla sonorità (che lo ha portato a collaborare con i musicisti, in “concerti di poesia”). Inoltre è stato fondamentale l’apporto plurilinguistico del dialetto napoletano, anche nella sua forma antica. Molto presenti nei suoi testi sono i temi “bassi” del corpo e della sessualità, i temi del ritorno del represso ereditati dall’immaginario surrealista.
Insieme a Rino Zurzolo ha realizzato il disco Poema Averno, da cui è tratta la Letania per Emilio Villa, che qui si presenta (il testo fa parte della raccolta ancora inedita Talabalacchi).