Siamo andati a vedere al teatro Arsenale lo spettacolo che ‘pareva’ fosse la messa in scena dell’omonimo di Artaud.
Deludente. Il testo non è stato interpretato integralmente, e mancava tutta la parte più eroica legata alla nuova lingua sonora di Artaud.
Quello era il tasto da premere. Positiva l’iniziativa di far interagire il video con i personaggi, però che non sia decorativa, ma analogica, interattiva.